La Baia di Ieranto: dove la Costiera Amalfitana si fa leggenda

Bucht_am_Golf_von_Neapel

All’Experience Hotel in Costiera Sorrentina crediamo che i luoghi più belli siano spesso quelli più difficili da raggiungere, quelli che richiedono lentezza, attenzione e meraviglia. La Baia di Ieranto, a pochi chilometri da qui, ne è la prova. Non si tratta solo di una spiaggia: è un’esperienza sospesa nel tempo, un angolo di Mediterraneo che conserva intatta la sua anima selvaggia. Perfetta per chi soggiorna a Sorrento e desidera un’escursione a piedi in uno degli angoli più intatti della Penisola Sorrentina, tra mare, natura e leggenda.

Ci sono luoghi che non si limitano a essere belli: sembrano sospesi nel tempo, capaci di evocare qualcosa di primordiale, quasi sacro. La Baia di Ieranto è uno di questi. Un angolo segreto all’estremità della Penisola Sorrentina, incastonato tra la scogliera di Nerano e la riserva marina di Punta Campanella, con lo sguardo rivolto ai Faraglioni di Capri. È uno di quei luoghi che non si dimenticano, che rimangono sotto pelle, come un canto lontano.

Non a caso, secondo il mito, proprio qui le sirene tentarono di incantare Ulisse. E chi oggi si avventura lungo il sentiero che conduce alla baia può capire facilmente perché: il silenzio, l’odore della macchia mediterranea, il blu profondo del mare e quel senso di isolamento volontario danno l’impressione che il tempo abbia scelto di fermarsi.

Dove si trova la Baia di Ieranto

Per raggiungere la Baia di Ieranto bisogna arrivare nel comune di Massa Lubrense, precisamente nella frazione di Nerano. È qui che comincia l’avventura: non ci sono strade asfaltate che portano direttamente in spiaggia, nessuna scorciatoia per chi ha fretta. L’unico modo per arrivarci è camminare. E non è un caso: questa scelta, voluta anche dal FAI – che protegge e valorizza l’area – è parte della magia del luogo.

Un sentiero che è già esperienza

Dal piccolo centro di Nerano parte un sentiero segnalato dal CAI con il numero 327. Si tratta di un percorso di circa tre chilometri e mezzo, che si snoda in mezzo a uliveti antichi, rocce a strapiombo e cespugli di rosmarino selvatico. Il cammino dura tra i 45 e i 60 minuti, a seconda del passo e delle soste, e regala viste straordinarie sul golfo, fino a Capri.

Il tracciato è ben tenuto, ma richiede un po’ di attenzione: ci sono tratti in discesa ripida e il sole può essere impietoso nei mesi più caldi. Scarpe comode, cappello e una buona scorta d’acqua sono indispensabili. Ma ogni passo è un anticipo della meraviglia che attende alla fine.

Il cuore della baia: silenzio, acqua cristallina e natura viva

Quando si arriva alla Baia di Ieranto, la prima sensazione è quella del silenzio. Un silenzio pieno, vibrante, in cui si sente il respiro del mare e il fruscio del vento tra gli arbusti. La spiaggia, fatta di piccoli sassi bianchi, accoglie senza clamore. L’acqua è trasparente, spesso immobile come vetro, e invita a un bagno rigenerante lontano da tutto.

Non ci sono stabilimenti balneari, né chioschi o ristoranti. Solo natura. Chi ama lo snorkeling scoprirà fondali popolati da polpi, stelle marine, piccoli banchi di pesci e praterie di posidonia. Nei giorni fortunati, persino i delfini si fanno vedere, giocando tra le onde più al largo.

Alle spalle della spiaggia, immerse nel verde, si intravedono le tracce dell’antica cava di marmo e una torre di avvistamento, testimonianze della lunga storia del luogo. Chi decide di esplorare l’area può salire fino ai belvedere panoramici lungo il sentiero, da cui la vista si apre come un ventaglio su tutta la Costiera Amalfitana.

Un paradiso che chiede rispetto

Essendo parte dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, la Baia di Ieranto è soggetta a regole rigide che la tutelano. Non è consentito lasciare rifiuti, accendere fuochi, introdurre plastica monouso o disturbare la fauna. Eppure queste regole non sono un limite, ma un invito alla consapevolezza. Visitare Ieranto significa accettare un patto: vivere un luogo incontaminato con il massimo rispetto, come ospiti temporanei di un mondo che esiste da secoli.

Il lavoro del FAI, in questo senso, è stato fondamentale. Grazie alla sua opera di tutela e sensibilizzazione, oggi la Baia è uno degli esempi più virtuosi di conservazione ambientale nel Mediterraneo. Un modello da cui trarre ispirazione.

Quando andare e perché scegliere bene il momento

La Baia di Ieranto si può visitare tutto l’anno, ma ci sono periodi in cui l’esperienza si fa davvero unica. I mesi migliori sono senza dubbio aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre. In primavera la natura esplode di colori e profumi, mentre in autunno il clima resta mite e il sentiero si svuota, regalando una dimensione più intima.

Durante l’estate, specialmente a luglio e agosto, il caldo può rendere la salita faticosa e la spiaggia più affollata, anche se il numero di visitatori resta comunque contenuto rispetto alle mete più turistiche della zona. In ogni caso, partire la mattina presto resta la scelta ideale per assaporare la quiete assoluta del luogo e trovare un angolo d’ombra in cui sostare.

Non solo una spiaggia: un viaggio dentro la bellezza

La Baia di Ieranto non è un’escursione qualunque. È un piccolo pellegrinaggio laico, un ritorno alla terra e all’acqua, un’immersione nella bellezza che non ha bisogno di essere spettacolarizzata. Richiede un po’ di fatica, sì. Ma è una fatica buona, che restituisce il doppio in emozioni, in pace, in stupore.

Chi la visita una volta spesso ci torna. Perché la sensazione che si prova, in quel tratto di costa sospeso tra cielo e mare, è rara. E chi ha la fortuna di includerla nel proprio viaggio lungo la Costiera Amalfitana, o durante una vacanza tra Sorrento e Massa Lubrense, si porta via un ricordo che profuma di libertà, silenzio e mare puro.

E se stai cercando un punto di partenza ideale per scoprire questi angoli segreti della Campania, l’il nostro hotel sul golfo di Sorrento, l’Experience Hotel, può diventare la tua base. Da qui potrai raggiungere la Baia di Ieranto con facilità, tornando la sera a goderti il comfort e la quiete della nostra struttura, dopo una giornata di immersione nella natura più autentica.